domenica 28 aprile 2013

Un comunista migliorista realizza il suo sogno, mentre la democrazia muore nel progetto del caimano



Sto per scrivere una cosa che anche chi ha quarant’anni oggi non comprenderà e questo mi dice che ormai sono vecchio sia rispetto a un ventenne ma anche rispetto ad un quarantenne. Col giuramento del governo Letta/Alfano, con Alfano (PDL vicepremier e Ministro degli Interni) e Letta ( PD-Margherita) Premier, Giorgio Napolitano, ottantotto anni,Presidente della Repubblica vede coronato il suo sogno di comunista migliorista ovvero di comunista che accettava il capitalismo, le sue leggi e osteggiava e avversava le politiche movimentiste e quelle legate alla risoluzione delle più immediate esigenze sociali. Io ventenne osteggiavo quella corrente del PCI di cui Giorgio Napolitano era il leader. Oggi, senza entrare  nella nomenclatura dei singoli ministri, dei quali la maggior parte di provenienza Margherita ovvero ex Democrazia  Cristiana, questo governo attesta la vittoria di Silvio Berlusconi, confermando intanto un tradimento perpetrato ai danni di otto milioni di iscritti al PD che mai avrebbero voluto un governo siffatto e poi l’evidenza assolutamente incontestabile che da vent’anni il PD è veramente quello che dice Grillo ovvero il PD meno elle: ovvero un partito ( ma parlerei di accozzaglia di potentati) che persegue solo il fine di detenere un potere condiviso con chi – possedendo 80% dei media nazionali( televisioni e giornali) fa dell’ Italia un caso unico tra le ormai deboli democrazie rappresentative occidentali governate dai mercati finanziari. Oggi, paradossalmente un vecchissimo comunista al potere sancisce la vittoria del capitalismo finanziario mediatico, dando un calcio nei fondelli di tanta gente che aveva creduto alle menzogne dichiarate in campagna elettorale dal Partito Democratico ovvero che mai si sarebbe fatto un governo con il Caimano Silvio Berlusconi. Un governo monocolore DC garantito dal migliorista Giorgio Napolitano e dal Caimano appunto, attento a salvaguardarne la risoluzione dei suoi problemi giudiziari e a dare una mazzata alla inesistente politica sociale di questo paese: l’apoteosi del sogno PCI degli anni settanta si realizza quarant’anni dopo. Alfano vice premier e ministro dell’'Interno avrà accesso ai dossier segreti sui processi di Berlusconi,  finalmente si zittiranno i magistrati scomodi e il sogno del caimano diventerà realtà : senatore a vita e padrone delle coscienze ormai imbesuite di questo sfortunato paese. Se qualcuno prova a difendere ancora Bersani vuol dire che è complice di questo accordo scellerato che ha fatto a pezzi la democrazia rappresentativa, lo stesso Bersani che ha definito questo governo un governo: “esecutivo in cui convivono “freschezza e solidità”. Non c’è di che rallegrarsi. Per tutti quelli che avversano questo stato di cose, compreso lo scrivente, si aprono tempi difficili nei quali bisognerà stare attenti a quello che si pubblica e si scrive, un regime ormai si è insediato e, contrariamente a chi dice che avrà vita breve, io sono dell’opinione che forse questo governo con soggetti che ormai si sono tolti le maschere, governerà a lungo con drammatiche conseguenze per questo paese.Un segno premonitore, per niente augurale fa nascere questo governo nel sangue di due carabinieri feriti dal gesto di un folle.

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